Kami Dojo |
||
Morihei Ueshiba“Vorrei che delle persone di animo gentile ascoltassero la voce dell’Aikido. Esso non è per correggere gli altri: è per correggere la propria mente. Questo è l’Aikido.” Morihei Ueshiba |
||||
|
||||
Bambino esile e molto fragile viene spinto dal padre, uomo di politica, a praticare il sumo e il nuoto per irrobustire il proprio corpo. Comincia a praticare con costanza e dedizione le arti marziali a seguito di una vicenda che vede coinvolto il padre picchiato a sangue dai suoi avversi politici. Decide quindi di imparare le arti marziali per difendere se stesso e i suoi cari. Frequenta varie scuole e impara diversi stili di Jujutsu e di Bukijutsu. L'arte che segnerà il suo cammino marziale sarà però il Daito ryu Aiki Jujutsu, l'arte dei samurai della famiglia Takeda. Il suo principale maestro fu Takeda Sokaku, considerato da alcuni uno degli ultimi veri Samurai, che gli insegnò il Daito ryu conferendogli il grado che sta sotto solo al Menkyo kaiden e il certificato di maestro di Daito ryu Aiki Jujutsu. Ueshiba aprirà quindi un proprio dojo a Tokyo dove inizierà a insegnare l'Aiki Budo, specchio del Daito ryu e scheletro dell'Aikido; fonderà presto l'associazione Aikikai Foundation e il Kobukan dojo ne diventerà l'hombu dojo. Durante il suo soggiorno a Tokyo verrà a conoscenza di una tragica notizia che vedrà coinvolto suo padre, ormai in fin di vita. Deciderà quindi di partire per Tanabe, ma durante il viaggio, incontrarà una persona che segnerà profondamente la sua vita, il suo cammino spirituale e l'arte dell'Aikido. Costui fu Onisaburo Deguchi, capo di una setta shintoista chiamata Omoto-kyo. Deciderà quindi di recarsi ad Ayabe, nella sede dell'Omoto-kyo, per pregare per suo padre. Durante il suo soggiorno ad Ayabe suo padre muore; Morihei rimarrà ad Ayabe per diversi anni diventando il braccio destro di Onisaburo Deguchi e partecipando insieme alla setta a diverse vicende. Deciderà successivamente di recarsi ad Iwama, nella prefettura di Ibaraki, dove fonderà l'Ibaraki dojo e l'Aiki Jinja, il tempio dell'Aikido. Qui fonderà l'arte e la filosofia conosciuta col nome di Aikido e si dedicherà allo studio del Budo e all'agricoltura.
Da questo periodo in poi verranno narrati diversi aneddoti che vedranno protagonista Ueshiba in sbalorditive dimostrazioni anche di carattere sovrannaturale, testimoniate da diversi suoi allievi. Egli infatti da questo momento affermerà di dover compiere una missione: portare l'armonia nel mondo. Il mezzo per compierla è diffondere l'Aikido e far sì che tutti lo pratichino. Lascerà il suo corpo il 26 aprile 1969.
|
|