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Kami Dojo

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Aikido

“Vorrei che delle persone di animo gentile ascoltassero la voce dell’Aikido. Esso non è per correggere gli altri: è per correggere la propria mente. Questo è l’Aikido.”

Morihei Ueshiba




L’Aikido è un'arte marziale, basata sull’autodifesa, che insegna a trasformare e neutralizzare un’azione aggressiva. Ad un osservatore occasionale potrebbe sembrare una bellissima danza, per i suoi movimenti armonici e circolari, ma è invece un’efficace arte marziale: è l’arte della spada.

L’Aikido trae le sue origini da antiche tecniche di combattimento giapponesi, tenute segrete e riservate a pochi discepoli nobili, ed è il frutto di lunghi anni di studio e di pratica del suo fondatore, il grandissimo Maestro Morihei Ueshiba

La pratica dell’Aikido porta benessere al corpo-mente: l'Aikido è meditazione in movimento.

Con l’esercizio della respirazione, con le sue tecniche – le prese, le cadute, le torsioni, l’allungamento dei muscoli – stimola e massaggia i canali dell’energia vitale che percorrono il nostro corpo (meridiani energetici). Pertanto, un allenamento costante apporta benefici sempre più evidenti all’apparato muscolo-scheletrico, cardiocircolatorio, metabolico, immunitario ed alla coordinazione dei movimenti.

L’Aikido, secondo il fondatore, è una disciplina basata sulle leggi della natura e sull’ordine dell’universo che, con la volontà ed il giusto atteggiamento, aiuta a fortificare il proprio carattere, accresce il rispetto per la propria persona e per gli altri; insegna a trasformare la nostra aggressività e le nostre difficoltà quotidiane in gioia. Non essendo competitivo, l’Aikido ricorre alla prassi della collaborazione per arricchire lo spirito di armonia e di comune assistenza e quindi fa esprimere la vera natura di noi esseri umani.

Può essere praticato da tutti senza limite di età o di sesso.



La storia

L'Aikido è ritenuta una moderna arte marziale giapponese. I praticanti vengono chiamati aikidoka. Fu sviluppata da Morihei Ueshiba (anche chiamato dagli aikidoka O-Sensei ("Grande maestro") nel periodo che va dagli anni '30 agli anni '60. Tecnicamente la maggior parte dell'aikido deriva dal Daitoryu Aikijujutsu, forma del jujutsu, e dal kenjutsu, o arte della spada giapponese.

Il nome aikido è formato da tre caratteri sinogiapponesi, che usando la traslitterazione più comune vengono scritti come: Ai, Ki e Do. Spesso vengono tradotti rispettivamente come: armonia, energia e via, quindo aikido può essere tradotto come "la via dell'armonia attraverso l'energia". Un'altra interpretazione comune degli ideogrammi è armonia, spirito e via quindi aikido diventa: "la via per l'armonia dello spirito". Entrambe le interpretazioni evidenziano il fatto che le tecniche dell'aikido si basano sul controllo dell'attaccante controllando e deviando la sua energia e non bloccandola.

Ueshiba Morihei sviluppò l'aikido, dopo aver studiato a fondo il jujutsu, principalmente dal Daito Ryu aikijutsu, incorporando i movimenti dello yari (lancia), jo (bastone corto: 127 o 123cm) e probabilmente anche il juken (baionetta). L'influenza della spada è molto forte; si può dire che un praticante di aikido muove il proprio braccio come se fosse una spada. Gli attacchi shomenuchi e yokomenuchi derivano entrambi da attacchi con le armi. Alcune scuole di aikido non usano armi nell'allenamento, altre dedicano metà del loro tempo nello studio del bokken (spada di legno), del jo (bastone) e del tanto (coltello di legno). La maggior parte delle tecniche di aikido possono essere eseguite sia armati di spada o di bastone che a mani nude.




La filosofia dell' Aikido.

Secondo Morihei Ueshiba:

"Non esiste nemico nell'Aikido. Vi sbagliate se pensate che il Budo (arte marziale orientata in senso spirituale) significhi avere avversari e nemici ed essere forti e farli cadere. Non ci sono né avversari né nemici per il vero Budo... Il Budo è essere una cosa sola con l'universo... Colui che ha penetrato il segreto dell'Aikido ha l'universo in se stesso, e può dire "Io sono l'universo"... Io non sono mai stato sconfitto, per quanto velocemente il nemico potesse attaccare. Questo non perché la mia tecnica è più veloce, non è un fatto di rapidità: il combattimento è finito prima di cominciare. Quando un nemico cerca di combattere con me, egli deve rompere l'armonia dell'universo, perciò nel momento in cui gli sorge l'idea di lottare, egli è già battuto: non c'è una misura del tempo veloce o lento. Aikido è non resistenza, esso è sempre vincente."

"Se il cuore è aperto e puro, non c'è spazio per il danno; e al livello più profondo, amore e volontà sono una cosa sola".

E ancora

"......Voglio.....unire tutte le persone attraverso l'armonia e l'amore. Questo credo che sia l'obbiettivo dell'Aikido..... La vera arte marziale, che io chiamo Take-musu Aiki, abbraccia tutto tramutandolo in amore e lavora per la pace di tutti gli esseri umani........(parte di un discorso tenuto il 28/Feb./1961 nelle isole Hawaii) .....L'Aikido non è uno sport agonistico dove si debba scegliere un vincitore, ognuno, di mezza età, anziano, donna, bambino, può partecipare appieno. ....Noi speriamo che l'armonia e la cooperazione (Ai-Ki) venga trasmesso.......

Spero che capiate che lo spirito dell'Aikido non è combattere gli altri......."


Riportiamo altri due punti di vista, la prima del Maestro Zen (disciplina a cui l'Aikido è intimamente legato) Deshimaru, la seconda del 2° Doshu Ueshiba Kisshomaru, figlio del Fondatore, guida mondiale dell'Aikido sino alla sua scomparsa nel gennaio del 1999:

“Il Budo è la Via del guerriero; designa l'insieme delle arti marziali giapponesi. Il Budo ha approfondito in maniera diretta le relazioni esistenti tra etica, religione e filosofia.

Il suo rapporto con lo sport è un fatto decisamente recente. I testi antichi che lo riguardano trattano essenzialmente della cultura mentale e della riflessione sulla natura dell'ego: chi sono io? In giapponese "DO" significa "la Via". Come praticare questa Via? Attraverso quale metodo la si può ottenere? Non soltanto una tecnica, un waza, e ancor meno una competizione sportiva. Il Budo include arti come il Kendo, il Judo, l'Aikido e il Kyudo. Eppure il kanji BU, significa tra l'altro interrompere, arrestare la lotta. Poiché nel Budo non si tratta soltanto di competere ma di trovare la pace e il dominio di sé.

Infatti DO è la Via, il metodo, l'insegnamento per comprendere perfettamente la natura del proprio Io. » la Via di Buddha, Butsu-Do, che permette di scoprire realmente la propria natura originale, di risvegliarsi dal sonno dell'ego assopito (il nostro piccolo io) e di raggiungere la più alta e la più totale delle personalità.”

(Taisen Deshimaru Roshi, da "ZEN E ARTI MARZIALI" - ed. Il Cerchio)

Il Budo non è il mezzo di abbattere l'avversario con la forza o con armi micidiali. Nemmeno intende condurre il mondo alla distruzione con gli armamenti o altri mezzi illegittimi. Il vero Budo chiama a mettere ordine nell'energia interna dell'universo, proteggere la pace nel mondo, imitare, e nello stesso tempo preservare, ogni cosa della natura nella sua giusta forma. La pratica del Budo equivale a rafforzare l'amore del kami, la divinità che genera, preserva e nutre tutte le cose della natura, all'interno del proprio corpo e della propria anima.[...].

Significa smorzare gli istinti aggressivi, combattivi, distruttivi di ogni persona ed incanalarli nella forza dell'amore creativo. Una tale filosofia comporta un impegno molto maggiore quando è insegnata attraverso un'arte marziale, ma è l'essenza del Budo"

(Kisshomaru Ueshiba Primo Aikido Doshu, da "LO SPIRITO DELL'AIKIDO" - ed. Mediterranee)



Un estratto del manuale del 1938 : BUDO
scritto dal fondatore dell'Aikido, Morihei Ueshiba.
tradotto dal giapponese all'inglese da Mark L. Larson
Traduzione dal francese all'italiano : Mirka Mazzavillani

Durante l'allenamento in Aikido:

1. L'Aikido può decidere tra vita e morte nello spazio di un soffio; di conseguenza, durante l'allenamento, seguite le istruzioni dell'insegnante e non impegnatevi in competizioni di forza.

2. L'Aikido è una Via che fa di una persona l'equivalente di migliaia; dunque, durante l'allenamento, siate sempre coscienti non solamente dello spazio in fronte a voi, ma anche di quello che succede in tutte le direzioni.

3. L'allenamento dovrebbe essere sempre un'esperienza piacevole.

4. Un insegnante non può che trasmettere una parte dell'insegnamento. Per essere in grado di utilizzare una tecnica, dovete apprenderla attraverso un allenamento applicato e incessante. Solo allora, comincerete a trattenere col corpo. E' inutile volere apprendere molte tecniche. Per padroneggiare una tecnica, dovete assimilarla.

5. L'allenamento quotidiano comincia con Tai no Henka. Poco a poco aumentate l'intensità del vostro allenamento. Assicuratevi di non oltrepassare le capacità del vostro corpo. Anche le persone anziane non devono farsi male. Allenatevi con piacere e sforzatevi di comprendere lo scopo dell'allenamento.

6. L'Aikido è un allenamento dello spirito e del corpo. Il suo scopo è di formare delle persone di buona fede. Poiché tutte le tecniche sono totalmente segrete, non dovreste rivelarle indiscriminatamente a tutti. Si dovrebbe evitare l'applicazione inappropriata, di qualunque tecnica, da parte di persone mal intenzionate.



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